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22.12.2025

Nasce la Rete SDS: la Svizzera accelera verso la sovranità digitale e punta sull’open source per ridurre la dipendenza tecnologica estera.

Nel luglio 2025 è stata lanciata la "Rete SDS" (Svizzera digitale sovrana), promossa da diversi attori del settore pubblico, tra cui la Confederazione  (Dipartimento federale di giustizia e polizia) e il dipartimento IT della città di Zurigo (OIZ), il cui obiettivo principale è rafforzare l’indipendenza tecnologica svizzera riunendo autorità, imprese ed esperti per ridurre la dipendenza da fornitori esteri, promuovere l’open source e sfruttare infrastrutture sotto controllo nazionale.

Fin dalla sua creazione, la rete SDS è in rapida espansione: sul sito ufficiale risultano oltre 100 organizzazioni affiliate, incluso il Cantone di Berna (che partecipa tramite l’OIO) e l’iniziativa eOperations Svizzera.

Ad oggi non esiste ancora un’alternativa integrata pienamente adeguata alla soluzione Microsoft per la pubblica amministrazione, anche se diverse alternative sono state prese in esame, e la rete SDS intende porre rimedio a questa situazione ponendosi come un «Centro per una Svizzera digitale sovrana» sul modello tedesco Zendis. I responsabili del progetto intendono chiedere finanziamenti all'Agenzia svizzera per la promozione dell'innovazione (Innosuisse) per assicurarsi così il sostegno finanziario del governo federale. La rete è anche in cerca di partner di implementazione; chi vuole partecipare deve farlo sia finanziariamente che a livello di personale.

La dipendenza da aziende tecnologiche straniere è un rischio per l'adempimento dei compiti della comunità svizzera (interruzioni imposte da attori esterni, impatti su ospedali e servizi critici), per questo motivo è necessario definire scelte stretagiche innovative e adottare misure di governance adeguate: mappare dipendenze critiche, definire parametri di tolleranza operativa (MTPD), assicurare ridondanza e continuità dei servizi e rafforzare il ruolo del CIO come “garante dei dati”. Esempi pratici mostrano ancora relazioni con Microsoft (es. appalto Bedag per backup Microsoft circa 786’000 CHF; rinnovo di contratti per 27 milioni CHF nel Cantone di Berna), evidenziando che la transizione sarà graduale e pragmatica.