I cybercriminali hanno paralizzato i sistemi del quartier generale della Geox  di Montebelluna attraverso un ransomware: caselle ed indirizzi di posta  elettronica inutilizzabili e lavoratori lasciati a casa per consentire al  team IT di ripristinare l'operatività dei sistemi. Sebbene i disagi subiti  siano ingenti Geox è riuscita a mantenere aperta la rete dei negozi  e il sito per l'e-commerce. Geox al momento  non vuole cedere alla richiesta di riscatto, sebbene la somma richiesta dagli  attaccanti sia relativamente piccola. Un episodio simile si era verificato a  marzo 2015. Che non ci sia il due senza il tre? Ecco perchè occorre sempre  prevenire sia sul versante tecnologico, mediante l'implementazione di misure  di sicurezza adeguate, sia in ambito organizzativo "irrobustendo"  gli utenti, rendendoli consapevoli circa l'importanza di rispettare  determinate regole in grado di garantire la sicurezza del sito.