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18.10.2022
Federprivacy

Data breach non dichiarato: condannato e licenziato il responsabile della sicurezza di Uber

Responsabile della security di Uber condannato e poi licenziato per aver tenuto nascosto un attacco hacker

Nel 2016, a seguito di un attacco informatico, Uber ha subito il furto di dati  personali di oltre 57 milioni di persone tra dipendenti e utenti, che  comprendevano nomi, indirizzi e-mail, numeri di telefono e numeri di patente  degli autisti. I responsabili dell'attacco, dopo aver incassato 100.000  dollari di riscatto, erano stati individuati nel 2019. L'ex responsabile della sicurezza di Uber è stato condannato e licenziato  per non aver rivelato il data breach e per depistaggio nei confronti delle  autorità.