Attualità
3.3.2020
The New York Times

Coronavirus: Cina utilizza un software che attribuisce un codice colorato ai cittadini

In coronavirus fight, China gives citizens a color code, with red flags

A fronte dell'epidemia di coronavirus la Cina ha iniziato un  esperimento di massa basato sull'uso dei dati dei cittadini: il Governo richiede di utilizzare un software sul proprio smartphone che impone al proprietario ad esempio la quarantena o stabilisce se gli è consentito stanziare in spazi pubblici. Da un'analisi del New York Times sembrerebbe in realtà che il  software condivida alcune informazioni con la polizia, creando così un  sistema automatizzato di controllo che potrebbe persistere anche una volta  che l'epidemia si sarà placata. Il sistema che è già in uso in 200 città,  consente alle persone di iscriversi tramite la popolare app Wallet di Ant, Alipay e attribuisce loro un codice colore - verde, giallo, rosso - in base al  loro stato di salute. Il problema è che non si comprende con quale logica  venga in realtà ordinato ad alcuni soggetti di isolarsi e soprattutto che non  appena un utente concede al software l'acceso ai dati personali, il programma  inoltra ad un server la posizione, il nome della persona e il codice  identificativo. Trattasi di un potenziale strumento di monitoraggio dei cittadini che presenta delle criticità sul piano della tutela dei diritti e  delle libertà degli stessi, di non poco conto!