Sanzioni
29.4.2025
AFK Letters e il paradosso del marketing: aiutare i consumatori infrangendo le regole
AFK Letters Co Ltd, società britannica specializzata nella redazione di lettere per richieste di risarcimento e rimborsi, è finita nel mirino dell'Information Commissioner’s Office (ICO) per pratiche di marketing scorrette. L'ente regolatore ha inflitto ad AFK una multa di 90.000 sterline (circa 100mila CHF) dopo aver accertato che l’azienda aveva effettuato più di 95.000 chiamate promozionali a persone iscritte al Telephone Preference Service (TPS), il registro ufficiale per chi non desidera ricevere telefonate commerciali.
Tra gennaio e settembre 2023, AFK ha raccolto dati tramite il proprio sito web e da una società esterna di sondaggi telefonici. Tuttavia, nel corso delle indagini l’azienda non è stata in grado di dimostrare di aver ottenuto un consenso valido, chiaro e specifico da parte degli utenti contattati, come richiesto dal regolamento britannico sulla privacy e sulle comunicazioni elettroniche (PECR).
I problemi non si sono fermati qui: i fornitori di dati utilizzati da AFK non nominavano espressamente l'azienda nei moduli di raccolta del consenso, mentre la stessa informativa sulla privacy di AFK indicava solo contatti via email, senza menzionare possibili telefonate. A peggiorare la posizione della società, vi è anche l’ammissione di aver cancellato regolarmente i dati dei clienti dopo tre mesi, senza riuscire a fornire alcuna prova del consenso anche per contatti più recenti.
Un caso segnalato all’ICO racconta di una chiamata ricevuta da un utente che si è visto prospettare un falso rimborso per pannelli solari, nonostante non avesse mai dato il proprio consenso al contatto né fosse effettivamente titolare di un risarcimento.
Andy Curry, direttore ad interim delle indagini dell'ICO, ha sottolineato come il consenso chiaro e documentabile sia un requisito imprescindibile per ogni attività di marketing diretto, ricordando alle aziende l'importanza di adottare sistemi trasparenti e rispettosi della privacy.
La vicenda assume un tono paradossale: una società nata per aiutare i consumatori a difendersi da pratiche commerciali scorrette si trova ora a essere sanzionata proprio per comportamenti in contrasto con la normativa. Secondo Companies House, AFK è attualmente oggetto di una "proposta di chiusura".
La multa inflitta ad AFK Letters rappresenta un chiaro monito per tutte le aziende che operano nel marketing diretto: il rispetto della privacy degli utenti non è solo un obbligo legale, ma una questione di fiducia e reputazione.
Coming soon Aprile 2020
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